lunedì 22 settembre 2014

LOOP CICLICO: crollo e rifondazione dello Zeitgeist ovvero plus çà change, plus c'est la meme chose, più o meno

Non vi siete un pò rotti di questa nuova contrapposizione Est - Ovest? Un dejà-vu che sta cominciando a diventare fastidioso.
Io francamente mi sento frustrato e forse in questi casi il sentimento di frustrazione è la migliore medicina per valutare le cose in maniera obiettiva. Quando si arriva al paradosso si è pronti ad abbandonarlo.
Dai miei ultimi articoli, tra le righe si è notato come veda positivamente lo spostamento dell'ago della bilancia verso Est, verso Oriente, tutto mai avviene a caso e se simbolicamente abbiamo visto cosa significa questo passaggio di consegne, bisogna anche evitare il rischio di fare i tifosi. Personalmente non sono né con Putin e né con Obama, anzi proprio da questo giorno ho deciso di smetterla di dare energia a sedicenti "informatori liberi e contro l'nwo" che vedono la Russia e la Cina come nazioni che ci libereranno dalla cabala nazi-sionista, come viene chiamata da alcuni.
Arresti di massa, disclosure, tutte esagerazioni o meglio non tutto è come sembra e in questo articolo, che vale più come opinione invece che saggio, spiegherò dettagliatamente il mio pensiero sull'immediato futuro, quello che ci aspetta e le trappole da evitare.
Visto che la nostra matrice è composta da corsi e ricorsi storici, dove tutto si ripete in continuazione come un loop, ciò che ci aspetta in questi due - tre anni è già avvenuto in modo clamoroso diverse volte nella storia, i tre esempi più eclatanti sono il crollo dell'impero romano, il crollo dell'URSS e la fine della seconda guerra mondiale. Si sta preparando lo stesso copione, perché l'agenda globalista non può andare contro certi cicli cosmici e quindi ha preparato lo spettacolo da diverso tempo, capirete meglio il senso della mia frase più in là. Non vuole essere un articolo complottista (e quindi di accusa o paranoico), davvero, cercherò di evitarlo (anche perchè in questo gioco non esistono buoni e cattivi ed anzi molte cose positive sorgeranno da ciò che presto accadrà), semmai di svelare alcune tendenze e processi futuri che potrebbero essere presi nella maniera sbagliata, generando false illusioni.
Ritorniamo però alla storia, facciamo l'esempio della seconda guerra mondiale.
In quel periodo gli Stati Uniti rappresentavano un pò ciò che oggi rappresenta la Cina, era vista come la nuova potenza mondiale economica rampante e tutti gli analisti più seri comprendevano come probabilmente sarebbe diventata la nuova potenza mondiale, certo la stragrande maggioranza delle persone riteneva impossibile che il baricentro del potere si spostasse dall'Europa al nuovo continente (visto che da millenni il potere era stabilmente situato nel vecchio continente), anzi se io con una macchina del tempo potessi parlare ad un cittadino colto degli anni venti e trenta e dirgli come sarebbe stato il mondo in un futuro vicino a lui, mi avrebbe preso certamente per pazzo, perché gli avrei detto cose per lui impossibili, fantapolitiche:
l'Europa sarà aiutata economicamente dagli Usa ed addirittura guiderà le linee economiche- commerciali mondiali facendo usare al mondo la sua valuta per tutti gli scambi internazionali. Gli Usa a causa della distruzione materiale dell'Europa, avranno il primato militare mondiale ed addirittura installeranno basi militari in mezzo mondo, decideranno sui governi e politici di mezzo mondo, riusciranno a creare colpi di stato laddove qualche governante non sia conforme ai loro scopi e la loro cultura (musica, cinema, arte, filosofia, narrativa ecc.) diverrà predominante distruggendo gradualmente tutte le tradizioni e il modo di vivere tradizionale dell'Europa. Il potere politico si sposterà a Washington DC. Sarà un impero dalle caratteristiche globali, molto più invasivo ed interconnesso dell'impero britannico.
Immaginate un cittadino britannico, francese o inglese di quei decenni se avesse sentito la mia previsione, con gentilezza mi avrebbe detto "lei va troppo in là con l'immaginazione, l'Europa ha un bagaglio culturale millenario e non vedo perché, la pur rampante America, quel paese così esotico, rozzo e materialista dovrebbe prendere il nostro posto, non vedo come glielo potremo permettere, sarebbe più credibile dire che si riformerà l'Impero Ottomano piuttosto che l'uomo bianco si faccia dominare da un popolo esotico senza storia e cultura, neanche sono una vera e propria razza, ma una mescolanza di razze, certo anche lì chiaramente la classe dirigente ha sangue inglese, ma è un paese di frontiera, niente più" " Ne è sicuro? Ebbene il primato gli Usa lo assumeranno a causa di un grande trauma collettivo, a causa di una grande guerra, ha presente il grande conflitto di diversi anni fa? La seconda guerra che sta per arrivare sarà peggio perché non sarà più solo di trincea, ma colpirà i cittadini, il circuito produttivo e l'America vista la sua avvantaggiata posizione geografica diventerà una potenza mondiale che si spartirà le sue zone di influenza con l'URSS, ma gli USA saranno i veri dominatori, perché avranno in mano l'economia e la cultura mondiale", "anche l'URSS, quei sovvertitori ed anarchici, addirittura padroni di una parte del mondo? Non nego che visto i loro ideali utopici e l'avanzata della sinistra nelle classi soprattutto meno abbienti, l'ideologia cosiddetta comunista avanzerà, ma L'occidente non permetterà l'avanzata dell'URSS" "chi vivrà vedrà, anzi ho omesso anche altre cose ad esempio se vi parlassi della bomba atomica probabilmente impazzireste, non capireste", "la bomba che?" "lasciamo stare, che ne pensate del cinema?".

Prendo come esempio la seconda guerra mondiale soprattutto per una caratteristica, essa fu vista dall'inconscio collettivo come uno scontro tra libertà vs tirannia, gli stati nazisti e fascisti hanno incarnato un incubo divenuto realtà, mai nella storia dell'umanità fino a qual momento infatti vi sono stati sistemi così invasivi della libertà individuale, motivo del perché archetipicamente sono divenuti la rappresentazione del male assoluto, soprattutto il nazismo e la figura di Hitler. Non è un caso che la figura ed il termine dittatore, emergono nel mainstream in quei decenni.
La fine del nazismo e del fascismo fu vista come una vittoria del bene contro il male (persino in certi circoli esoterici, basti pensare Alice Bailey, vi fu un appoggio enorme verso Inghilterra ed Usa). Il mondo che ne scaturì era pieno di energie, speranze, fortemente disgustato da chi non adottava uno stato democratico, fu davvero un nuovo mondo ed il trauma fu così forte (con annesso inizio spettacolare ed apocalittico dell'era atomica) che si creò una specie di germinale Governo Mondiale (l'ONU, più organismi economici internazionali annessi), una specie di istituzione moderatrice nei rapporti internazionali, con in più la creazione della dichiarazione universale dei diritti umani nel 1948, un evento unico. Il sogno dei rivoluzionari francesi sembrava essersi avverato. In quel periodo fu come svegliarsi da un brutto incubo e ciò che fino ad allora veniva visto come impossibile e irrealizzabile, divenne la norma: "tutte le razze sono uguali, uomo e donna hanno gli stessi diritti, lo Stato deve garantire il benessere dei cittadini, ognuno ha diritto alla propria indipendenza ed autodeterminazione". Ciò che prima era il nuovo, nel post seconda guerra mondiale divenne il mainstream. Si apriva il post-moderno, un mondo sempre patriarcale, fortemente oligarchico, ultra paranoico (anche per le paure generate dall'atomica che poneva problemi non più regionali ma globali) ma con una rinnovata speranza e molti taboo infranti. Pochi videro che pur se era in effetti un nuovo mondo, quello che era successo era un semplice cambio di consegne, cambio apparente di poteri, ma nella sostanza i problemi rimasero gli stessi, semplicemente per un periodo tenuti a bada e nascosti.
Così fu anche con la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell'URSS, anche in quel caso sorse una nuova speranza: fine degli scontri politici ed ideologici; apertura delle frontiere; fine della guerra fredda; inizio del disarmo; impossibilità, come detto da Bush Senior nel suo famoso discorso dell'11 settembre del 1990, dell'emergere di un nuovo potere dittatoriale e poco rispettoso dei diritti umani, senza che la comunità internazionale intervenga, ed infatti a partire dal 1991 iniziano i primi interventi multi-nazionali, non più una nazione contro un'altra, ma un gruppo di nazioni contro un feroce dittatore (guerra del golfo e successivi interventi in Africa, Yugoslavia ecc.), una specie di esercito mondiale allo stadio germinale. Chi sentendo nel 1990 le parole di Bush senior, non poteva che approvarle?

“La crisi nel Golfo Persico offre una rara opportunità di avanzare verso un periodo storico di cooperazione. Fuori da questi momenti difficili.. un nuovo ordine mondiale può emergere, in cui le nazioni del mondo, dell'est e dell'ovest, del nord e del sud, possono prosperare e vivere nell'armonia.. Oggi il nuovo mondo sta lottando per venire alla luce".

Un nuovo mondo appunto: globalizzazione, apertura delle frontiere, nemici localizzati, invasivi ma regionali, fine del mondo bipolare, dominio assoluto dell'Occidente, informatizzazione della società, interconnessione, villaggio globale.
Tesi - Antitesi = sintesi, sempre lo stesso trucchetto, portare un conflitto o uno scontro dualistico all'esasperazione, per poi terminarlo, far sorgere una nuova speranza ed un nuovo mondo, finché il problema non si ripete e ricomincia tutto daccapo con i soliti problemi, accentuati. E' la solita logica che esiste da millenni, scontro est-ovest, nord - sud, la matrix ha bisogno di scontri dualistici, di nemici, per prosperare.
Se verso la fine dell'impero romano ci fossero stati i media probabilmente il suo crollo sarebbe stato più rapido ed avremmo visto un ribaltamento nella concezione del mondo, dapprima i media avrebbero detto che "l'impero romano è la civiltà contro il caos e le orde barbariche, è il diritto, l'ordine, prosperità" fino a cambiare completamente opinione in " l'impero romano è dominio, oppressione, decadenza, corruzione, paganesimo, idolatria, violenza".
I media ai nostri giorni cambiano facilmente parere, basta dare ai suoi accoliti pagnotta e far capire chi comanda.
Tutti questi esempi servono a far capire che presto, molto presto, la Russia, la Cina o meglio i Brics, prenderanno il posto che ha ora l'Occidente nello zeitgeist, saranno visti come i liberatori, coloro che ci salvano dal tracollo economico, dall'imperialismo militare degli USA e dalla corruzione e dalla malvagità insita nei vertici occidentali, la tipica morte rituale del vecchio. Anche in questo caso ci sveglieremo da un incubo, ci guarderemo allo specchio, vedremo i nostri difetti e ci sarà una catarsi, che ci farà ricadere nella trappola di concedere il nostro vissuto ad altri. Sarà una liberazione apparente, come lo fu dopo il 1989 dove chi era comunista il giorno prima, divenne un liberal il giorno dopo o come nel 1945, dove tutti coloro che erano fascisti si dichiararono immediatamente come non-fascisti ed appoggiarono l'emergere del "nuovo". Certo in quei giorni godremo eccome, ma non durerà molto, perché semplicemente i veri poteri non cambieranno, sposteranno il loro baricentro, perché i cicli cosmici in cui, come noi, anche loro sono sottoposti, lo richiedono.
I cosiddetti powers to be, comprendono che la realizzazione di un governo mondiale può realizzarsi solamente se si da maggior potere ai nuovi Stati emergenti. La Cina in tutti questi decenni si è avvicinata tantissimo all'Occidente e da quest'ultimo è stata aiutata a prosperare, arricchirsi e invadere economicamente le nostre lande senza neanche un pò di difesa verso il nostro sistema produttivo, è stato qualcosa di previsto e volontario, nessuna sorpresa.
Uno dei primi libri a parlare del declino
della civiltà occidentale
Senza Cina e Russia il sogno accentratore globalista non potrà mai realizzarsi, non tanto perché quelle nazioni lottano contro i cattivoni occidentali, tutt'altro, semplicemente perché ora vogliono anche loro un pezzo di torta e solo in quel caso apriranno ad un governo mondiale. Anzi come vedremo, Cina e Russia rispetto alle elite statunitensi ed alcune elite occidentali in genere, sono molto più aperte ad un governo mondiale, sempre che naturalmente gli Usa e parte dell'Occidente si facciano da parte e la smettano di fare i bulli. Intendiamoci per elite occidentali poco disposte ad un governo globale non intendo i vertici, ma portaborse o potenti intermediari che vogliono elettori fedeli (molti dei quali tradizionalisti, reazionari, amanti dei privilegi acquisiti in decenni) e potere nel proprio orticello. Mi sembra naturale che molti vertici militari statunitensi si oppongano al potere globalista, perché dare il potere a loro significherebbe rinunciare a molti privilegi tra cui lo status di superpotenza militare, di poliziotto mondiale, significa meno gruzzoli quando si va a fare una guerra, significa perdere il monopolio delle risorse energetiche.
Prima di mostrare qualche dato pensateci bene! Prima di tutto chiariamo una cosa, un mondo unito e senza nazioni è una bella cosa ed è una tappa logica nell'evoluzione umana, si cresce nell'incontro tra le differenze, non nella chiusura, sarà banale dirlo ma siamo tutti nella stessa barca, il nostro bellissimo e piccolo pianeta blu. Tutti facciamo parte della famiglia umana e più vediamo dall'alto le cose più ci rendiamo conto di come le nazioni, le frontiere e le ideologie sono costrutti artificiali dei soliti noti, dividi et impera che spesso non hanno senso di esistere, i powers to be lo sanno e cercheranno di portare a loro vantaggio questo desiderio insito e naturale nell'uomo. Infatti molti dimenticano di come la distruzione delle nazioni ed una moneta globale, siano i desideri più grandi dei globalisti, è qualcosa che chi frequenta un certo tipo di informazione sa benissimo e non c'è neanche bisogno di portare prove su questi fatti, quindi è assolutamente naturale che la de-dollarizzazione del sistema economico mondiale (che in questo 2014 è a buon punto) è qualcosa che ottiene appoggio anche da insospettabili, che la distruzione degli USA (una nazione tutto sommato con un forte patriottismo) sia nei programmi e che questo scontro Est-Ovest è tutt'altro che genuino.
Leggevo su  vari giornali una notizia messa in primo piano in questi giorni: alibaba, colosso e-commerce cinese fa un debutto storico a Wall Street, basti pensare che appena entrata in borsa vale 200 miliardi di dollari, qualcosa senza precedenti, più di E-Bay, Twitter e Linkedin messi insieme. Chi ha aiutato questo colosso orientale a quotarsi in borsa? Ma i soliti noti, Jp Morgan ed altre banche! Che dire, questi colossi sono davvero occidental-centrici (ironia mode on).

Un articolo apparso sul China Daily recentemente titolato "preparazione alla prossima grande crisi economica" afferma:


"Sopra le banche centrali, compresa la BPC [Banca popolare di Cina], si trova la Banca dei regolamenti internazionali di Basilea, in Svizzera, che supervisiona le attività dei sistemi monetari e bancari nazionali. L'integrazione dei mercati e delle economie in un mondo globalizzato ha dato al BRI un ruolo sempre più importante nel fornire la stabilità finanziaria globale".



"Nel 2007, l'anno prima del crollo finanziario, la BRI ci ha messo all'erta sul fatto che il sistema finanziario globale è stato sempre ridotto al minimo e che i sistemi bancari del mondo sviluppato sono stati sotto pressione. Ma anche se la BRI ha una grande influenza, non ha il potere di imporre le sue politiche a una banca centrale. Si può consigliare e mettere in guardia, ma non può dare ordini, e non emettere la propria moneta. Come sappiamo, la Federal Reserve Bank di New York e la Banca centrale europea a Bruxelles non hanno agito sugli avvertimenti tempestivi dati dalla BRI." (grassetto mio).



Capite? La Federal Reserve e la Banca Centrale Europea (ed in genere ogni banca centrale) sono un ostacolo allo sviluppo di un sistema finanziario globale e ciò ci viene detto su un giornale cinese.

Ma andiamo avanti e vediamo come il BRI (che da un certo punto di vista vorrebbe sostituirsi nel potere decisionale alle attuali banche nazionali o continentali) critica le politiche economiche statunitensi, leggete bene perchè il nuovo sistema economico mondiale partirà da queste critiche:

il governatore della Banca dei Regolamenti Internazionali, Caruana, teme una nuova Lehman (la banca che diede il la alla crisi economica del 2008). Altro interessante punto messo in luce dal governatore del BRI è di come le economie avanzate guidate dagli Stati Uniti, seguano politiche economiche dove non ci sono i necessari cambiamenti strutturali.
Un altro importante esponente dell'economia mondiale, William White, presidente dell'OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, è d'accordo con Caruana nel dire che uno dei fattori responsabili della crisi sono stati i tassi bassi di interesse imposti dalla FED, nell'articolo viene specificato che la federal reserve e "l'economia mondiale basata sul dollaro" (nell'articolo viene usata proprio questa frase esatta) non sono d'accordo con questa visione, come specifica uno dei più importanti esponenti della Fed, Janet Yellen.
In chiusura, l'articolo è chiaro e ci dice chiaramente quale sarà il sistema economico futuro, chi sono gli attori che lo ostacolano, i futuri capri espiatori ed i nuovi protagonisti:


"La Cina ha certamente problemi economici ... Ma la lungimirante, coraggiosa determinazione del suo governo di cogliere alcuni punti importanti nel suo programma di riforma economica la renderà una pedina chiave nella soluzione di un'altra crisi finanziaria occidentale."


Una profezia? No un evento molto probabile nel realizzarsi.
L'autore continua:

"Con il BRI e la Federal Reserve Bank degli Stati Uniti sui lati opposti della barricata riguardo la stabilità finanziaria globale, il rischio di un'altra crisi finanziaria globale cresce. Ma la prossima volta sarebbe davvero diverso, perché i contribuenti occidentali si rifiuterebbero di pagare per un altro grande salvataggio bancario, come hanno fatto nel 2008-09".


Assolutamente chiarissimo, quindi magari si comprende bene il ruolo di alcune milizie patriottiche e dell'aumentare di diversi movimenti secessionisti in vari Stati americani, qualcosa che ci sembra impossibile oggi, ma visto il ripetersi ciclico della storia, gli USA a causa della prossima crisi, della perdita del ruolo di superpotenza mondiale, di rivelazioni sconvolgenti, della bancarotta prossima ventura e dell'ennesimo salvataggio alle banche, potrebbero sbriciolarsi come l'URSS, come molti analisti hanno previsto, ad esempio già dal 1998 il professor russo Igor Panarin (magari di parte, ma è una opinione che merita di essere letta, perchè non è un pinco pallino qualunque), dottore in scienze politiche, nonché docente dell'Accademia diplomatica presso il Ministero degli affari esteri della Russia, nel 2009 affermò che Obama era visto come il presidente della speranza, ma praticamente è un nuovo Gorbachev. Lui sbagliò la sua previsione affermando che già nel 2010 ci sarebbe stata la dissoluzione degli USA o più precisamente affermò che c'era un 50% di possibilità, oggi credo che la percentuale è di molto superiore:


“Praticamente è un altro Gorbachev – gli piace parlare, ma non è riuscito a fare realmente nulla. Gorbachev almeno è stato segretario dell’amministrazione di un partito comunista regionale, mentre Obama era solo un assistente sociale. La sua è una mentalità totalmente diversa. È una persona gentile che parla con altrettanta gentilezza – ma non è un leader e porterà l’America al crollo. Quando gli Americani lo capiranno – sarà come l’esplosione di una bomba”.


Obama in Gorbachev

Egli continua affermando che il dollaro sarà sostituito dall'Amero (di cui gira già qualche esemplare), una valuta comune, in riferimento all'accordo di alleanza per la sicurezza e la prosperità concordato dagli Usa, il Canada e il Messico (come successe anche per L'unione Europea prima di divenire tale). Il professore russo prevede la suddivisione degli USA in sei stati diversi, pressappoco con linee simili a quelle del 1865. La costa pacifica con una crescente popolazione cinese, andrà proprio alla Cina o almeno sotto la sua influenza, il sud con gli Ispanici, il Texas, dove i movimenti per l'autonomia sono già ad un punto avanzato, diventerà uno Stato a parte, così come la costa dell'Atlantico, da sempre distinta come mentalità al resto dell'America ( ovvero più vicina all'Europa), e gli stati settentrionali vedranno aumentare l'influenza del Canada.
Questo professore russo sembra assolutamente sicuro di quello che dice.

Ma ritorniamo all'articolo del China Daily:

Un altro crollo a Wall Street rafforzerebbe l'attrazione verso il renminbi (lo Yuan, la moneta nazionale cinese) come riserva di valore e un'ancora di stabilità per le altre valute regionali ...  
Sarebbe sostenere l'appeal globale della Cina come una forza di pace per la stabilità in un mondo instabile e travagliato, e accelerare la reingegnerizzazione nella partecipazione delle principali organizzazioni della governance globale, in particolare  la Banca Mondiale e l'FMI. Preparati o meno, nel caso di un altro incidente, la Cina si troverebbe in una posizione di ancora maggiore leadership globale e di responsabilità rispetto ad oggi.

Quindi in sintesi la Cina sarebbe la prossima leader della governance globale in caso di nuova crisi economica, ma a differenza degli USA, non avrà un approccio interventista e quindi garantirà pace e stabilità, favorendo ad esempio economicamente, il rafforzamento di organismi mondiali quali l'FMI e la Banca Mondiale nei processi decisionali globali. 
A questo punto bisognerebbe rifarsi un pò alla storia della BRI e capire chi c'è dietro questa importante organizzazione che mira ad una governance economica globale, magari passando dalla distruzione del potere delle banche centrali, Fed inclusa naturalmente:
dal 1933 al 1945 tra i vertici direzionali del BRI figurava Walther Funk, un preminente officiale nazista e Emil Puhl, entrambi dichiarati colpevoli di crimini di guerra nel tribunale di Norimberga dopo la seconda guerra mondiale, così come Hermann Schmitz, direttore di una delle maggiori industrie dell'apparato nazista, la IG Farben e il barone Von Schroeder, direttore della banca Jh Stein, che tenne i depositi della Gestapo al sicuro. Ci sono state varie accuse da varie parti verso la BRI, rea di aver protetto durante la seconda guerra mondiale, i depositi nazisti.
Tutte queste accuse fecero si che la Norvegia, nell'importantissima conferenza di Bretton Woods del 1944 (dove si decise il nuovo sistema economico mondiale del post guerra, vedere mio articolo) chiedesse l'immediato scioglimento della BRI.
Tutte queste accuse e notizie contro la BRI crearono forti disaccordi tra i britannici e gli americani.
La liquidazione della BRI era appoggiata anche da altre delegazioni europee, compresi gli statunitensi, ma al suo licenziamento si oppose fortemente l'eroe attuale di molti economisti, John Maynard Keynes, capo della delegazione britannica. Il vero potere è sempre laterale, gli USA sono sempre stati il braccio, fortissimo, mai la mente. Keynes chiese l'aiuto di Morgenthau ( che appoggiava la chiusura della BRI) nello spostare almeno la data di chiusura, che invece fu approvata. Ma sappiamo come è andata, la BRI ha continuato ad operare e il neo presidente Truman nel 1945 insieme al governo britannico sospesero la dissoluzione della BRI, fino a che fu ufficialmente revocata nel 1948.
Perché i britannici si opposero fortemente alla chiusura di una banca con forti legami nazisti?
La BRI fu fondata da Montagu Norman, Governatore della Banca d'Inghilterra e Hjalmar Schacht, presidente della Reichsbank, conosciuto come il padre del miracolo economico nazista. Schacht spesso si riferiva alla BRI come la "sua banca". Tutto questo ha creato diversi imbarazzi e qualcuno si è chiesto timidamente se Norman visto le sue amicizie, non avesse simpatie verso i nazisti (ma va?).
La Banca d'Inghilterra ha quindi avuto stretti legami, così come la banca nazista, verso la BRI, tanto che proprio la Banca d'Inghilterra nei suoi documenti, afferma che sperava che la BRI giocasse un ruolo principale nel risolvere i problemi del post-dopoguerra. La BRI si dichiarava neutrale ma è stata fondamentale nel rafforzare il business della Germania nazista.
La BRI è quindi divenuto un attore principale nell'economia mondiale nonostante il suo oscuro passato ed organizza spesso dei global meetings. Quali sono le nazioni che vi partecipano? Oltre a gran parte delle nazioni occidentali anche i "ribelli" del BRICS, cioè l'India, la Cina, la Russia, il Sud Africa ecc. ecc.
La guerra ucraina giustamente crea ribrezzo verso gli USA e lo stesso regime nazista ucraino, un pò come nella seconda guerra mondiale si poteva provare ribrezzo verso Hitler, ma se si andava dietro alle quinte era il solito teatrino e non c'è davvero niente di "complottista" inteso in senso paranoico, in tutto questo, ma affaristi, globalisti nella mentalità, che fregandosene dei vari dissidi ideologici sono fortemente alleati e decidono al di sopra degli Stati, le linee guide mondiali.
Oggi la situazione non è diversa, infatti come 60 anni fa, dove gli americani ci furono mostrati come liberatori, oggi ci vogliono vendere i Brics come i nuovi liberatori dalla tirannia americana ed occidentale. Eppure Cina e Russia appoggiano fortemente Basilea 3, ovvero le nuove regole del mondo finanziario, promosse e finanziate dalla BRI, ovvero la volontà di forgiare un sistema economico unito e globale per evitare la destabilizzazione mondiale e la Russia e la Cina (che ha un'importante ruolo in questo accordi), stanno già implementando queste misure che prevedono un maggior affidamento verso fondi che non siano dello Stato.
Come altro esempio, in questo fondamentale 2014, i Brics hanno visto la nascita di una loro istituzione finanziaria, la Nuova Banca di Sviluppo, proprio a luglio, mese che indicai in un articolo dello stesso mese, come fondamentale per capire la direzione che avrebbe preso il sistema economico mondiale nel futuro (un fatto più che storico, destabilizzante per il potere occidentocentrico ed in particolar modo americano, visto che è una ripetizione di ciò che successe a fine seconda guerra mondiale).
Lo storico incontro a Fortaleza (Brasile) nel luglio 2014
Questa istituzione si vede come alternativa al G8 occidentale. L'istituto sarà attivo operativamente però nel 2016, anno delle olimpiadi a Rio de Janeiro. Come si può leggere su wikipedia, è una istituzione nata proprio per dare maggior potere ai Brics ed opporsi al sistema economico nato dagli accordi di Bretton Woods nel 1944. La nuova banca ha un capitale di sviluppo di 50 miliardi e conterà su un fondo di capitali strategico di riserva per, udite udite, dare assistenza ai paesi colpiti dalla volatilità economica  sulla scia dell'uscita degli Stati Uniti dalla sua politica monetaria espansiva (che profeti). Insomma i nuovi salvatori sono già serviti, con il beneplacito della finanza mondiale.
Ora tutto ciò, anche non conoscendo diverse cose che ho mostrato in questo articolo, non è qualcosa di nuovo, chi non segue i tg ufficiali o che so vari debunker della rete, capisce facilmente che il predominio USA é agli sgoccioli e che la de-dollarizzazione mondiale è iniziata, ad esempio in questi giorni russi, cinesi ed indiani stanno comprando continuamente oro a prezzi bassissimi (perchè il suo valoro é sceso), tonnellate su tonnellate, hanno riserve enormi, come se si stessero preparando a qualche shock economico, magari quelli che molti "profeti" di questo articolo ci hanno anticipato.
Anche l'FMI ultimamente sta cominciando a darci dentro contro la FED, si sta preparando il mondo ad un inversione estrema di potere.
Come però abbiamo detto varie volte, tra cui anche il blog amico Civiltascomparse, sarà impossibile creare un nuovo impero in un mondo liquido come il nostro, o almeno non sarà possibile creare una governance capace di imprimersi sull'immaginario collettivo come quella americana. Il colpo di genio sarà un mondo con una governance orientale soft che favorisce una governance globale. Durerà? Non durerà? Sarà un'importante tappa nella fine delle divisioni nazionali, anzi sarà la fine definitiva delle nazioni, l'interconnessione sarà massima, vedremo quello di oggi come un periodo di una globalizzazione anarchica e realizzata male, cominceremo per la prima volta a vederci come un pianeta e nonostante quello che possono pensare i globalisti, l'implementazione dell'Oriente nei piani alti del potere creerà incredibili sorprese che porteranno a superare definitivamente il concetto di potere delegato, sarà l'ultima battaglia che porterà alla definitiva scomparsa dei poteri millenari e magari con un colpo di coda sarà proprio il bistrattato Occidente a portarci definitivamente fuori dal loop millenario. E' un gioco agli scacchi, perchè se la democrazia ha portato alla fine del potere divino, il potere globale porterà alla fine definitiva del potere tout court, o almeno questa è la possibilità, se si saprà cogliere.

2 commenti:

  1. Quando, nell'autunno-inverno 2001, nel pieno della "guerra al terrorismo" (che avrebbe portato all'inutile e stupidamente dannosa seconda guerra del golfo), vidi in tv (all'epoca guardavo ancora la tv) che la Cina era stata ammessa al WTO, in pompa magna, con Bush II, Putin e l'allora segretario cinese Zemin vestiti a festa con costumi tradizionali cinesi, avevo avuto la sensazione di assistere a qualcosa di molto importante per il futuro, senza però capire di che si trattasse. Dopo pochi mesi iniziò a circolare la moneta euro e l'impero militare USA cominciò a infilarsi in un tunnel di sputtanamento globale e, piano piano, cominciò a dare oscene performance anche a livello finanziario (scandalo Enron nel 2002)
    Tutto ciò che hai scritto molto lucidamente ha preso slancio ulteriore, come saprai benissimo, nel 2009-2010. Le prime notizie su amero, moneta globale, Basilea 3, diritti speciali di prelievo, dedollarizzazione, risalgono a quel periodo...tutto il rumoroso ristagno che stiamo vivendo da quei tempi è prossimo a finire in un biennio turbolento (2014-2016) che vedrà esplicitarsi ciò che hai scritto in questo articolo.
    Sarà una specie di "palla al centro", un momento molto liquido e rarefatto dove non vi sarà nessuna potenza egemone rispetto all'altra, diciamo l'esatto contrario di esattamente 20 anni fa, durante il cosiddetto "momento unipolare" degli USA.
    Questo momento di "palla al centro", coincidente con la fine della presidenza Obama (e forse con la fine degli USA, perlomeno come siamo stati abituati a conoscerli), sarà un momento dove coloro che pensano a un governo mondiale con moneta mondiale (il BRI, secondo ciò che hai riportato) avranno in mano le migliori carte da giocare dal 1945 a questa parte.
    In questo 2014-2016, a quanto sembra, vedremo la fine dell'Impero USA come si è strutturato da 70 anni a questa parte, ma penso sarà il periodo 2017-2019 dove l'inimmaginabile potrebbe prendere corpo.
    Come diceva qualcuno, tutti i periodi sono "di transizione", però io dico che "vi sono periodi più di transizione del solito."

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  2. Condivido tutto, soprattutto sul post 2016 dove si dovrebbe giocare la vera partita, non è un caso che le stesse profezie parlano di un breve periodo di pace o del brevissimo regno dell'anticristo, forse sincronicamente si riferiscono proprio al periodo di "rifondazione" del mondo.
    Il periodo di transizione attuale e prossimo non ha eguali a mio parere nel passato, proprio per la liquidità e la velocità dei processi, per questo sarà molto particolare e pieno di colpi di scena.

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